Era il lontano 2007 quanto venne presentato per la prima volta l’iPhone assieme a una grande novità: avere un device con un’app per ogni cosa. Ora, dopo 15 anni da quell’evento e innumerevoli rivoluzioni sia sociali che tecnologiche, siamo di fronte a una nuova frontiera: la Super App

Di che cosa si tratta?

Già diffusissime nei paesi asiatici, le Super App rappresentano un nuovo modo di concepire le applicazioni e, più in generale, tutti i servizi web. Come dice la parola stessa, si tratta di una applicazione per smartphone in grado di offrire più funzionalità agli utenti, in un’unica app. In breve, grazie alle Super App è possibile fare tutto ciò che ci serve senza dover scorrere tra decine di icone, aprendole e chiudendole ogni volta che ci occorrono, ma semplicemente navigando all’interno di una stessa. Grazie alle Super App, infatti, è possibile chattare, pagare il conto del ristorante, scambiarsi denaro, prenotare un taxi, vendere e comprare beni e servizi e molto altro.

I paesi asiatici i primi utilizzatori

Come appena detto, sono già diffusissime nei paesi asiatici. In Cina WeChat fa da padrone: è una delle app più utilizzata al mondo con 1,2 miliardi di utenti mensili. Ha iniziato come un’app di messaggistica fino a diventare proprio una Super App: pagamenti, social network, servizio taxi, consegne e molto altro. Oggi, viene usata anche come documento d’identità.

In Indonesia c’è Gojek, che inizialmente era una ridesharing company, in India Paytm, che in origine era una piattaforma di ricarica mobile prepagata. Il loro successo è stato possibile grazie all’assenza di concorrenza e ad una regolamentazione diversa rispetto a quella europea e statunitense che ha causato un rallentamento in occidente nella corsa di queste applicazioni.

Perché puntare su una Super App?

L’utilizzo delle Super App portano sicuramente a dei vantaggi:

  • esclusività dell’attenzione: si passano in media 4 ore al giorno su i cellulare che aumentano se questo dispositivo viene utilizzato anche per lavoro. Diventa quindi, fondamentale che le app offrano quanti più servizi possibili per aumentare la permanenza degli utenti sulla propria piattaforma;
  • fusione fra brand: offrendo più servizi, aumentano i download e la visibilità. Questo perfette a più brand di confluire il loro sistema, nel sevizio principale dell’app;
  • potenzialità dei dati degli utenti: i dati possono essere utilizzati fluidamente attraverso i diversi servizi offerti sull’app, permettendo all’utente di vivere un’esperienza più veloce e adatta alle proprie esigenze;
  • il device lascia il posto all’app: con un’app puoi raggiungere l’utente attraverso diversi device (desktop o mobile) e  sistemi operativi (iOS o Android) senza alcun problema di compatibilità.

Saremo destinati ad usare un’unica Super App?

Ovviamente sarà difficile fare pronostici certi. Secondo alcuni studiosi, le Super App possono crescere soltanto se hanno un appoggio politico forte che però li sottopone a continui controlli governativi stringenti.

Nelle società occidentali sarebbe tecnicamente possibile progettare un’unica Super App, ma dovrebbe scontrarsi con i colossi Apple e Google oltre che con la generale tendenza ad evitare dei monopoli nel libero mercato. Tuttavia la tendenza è quella, e sempre più app nate con uno scopo preciso stanno espandendo la propria offerta di servizi. Basta pensare al modello Meta di Zuckeberg. All’interno di un universo di app (Facebook, Instagram, WhatsApp, Messanger) l’utente potrà muoversi liberamente sfruttando le peculiarità di ciascuna, ma sempre all’interno di un perimetro circoscritto.

In futuro sempre più app forniranno diversi servizi, facendo diminuire drasticamente il numero di mini-app settoriali.